Il suono come presenza.
Questa selezione documenta alcuni dei momenti più immersivi della stagione EVO: set elettronici al tramonto, luci che tagliano il buio, corpi che si muovono senza gerarchie. Qui la musica non riempie, vibra. Il pubblico non assiste, partecipa.Ogni immagine è un frammento di rito condiviso.
Gestualità Collettiva
Il quotidiano come forma di cultura.
Sedersi, condividere, brindare, raccontare: sono gesti semplici che qui si elevano a linguaggio. Questa galleria esplora la dimensione relazionale di EVO—cene sotto le stelle, tavolate informali, dialoghi a bassa voce, momenti sospesi dove lo spazio diventa terreno d’incontro. Non è solo ospitalità, è costruzione temporanea di comunità.
Scene Aperte
Performance, installazioni, presenze.
Qui la natura ha fatto da palcoscenico a progetti artistici che non hanno cercato di dominare, ma di risuonare. Installazioni leggere, gesti performativi, immagini in movimento: tutto pensato per dialogare con l’ambiente, non per alterarlo. Le opere si adattano, le luci seguono il paesaggio, i suoni emergono come echi. Ogni scatto racconta una forma di rispetto.